martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale

Giuseppe Ruffa
Un augurio di un felice Natale a tutti gli amici.

Vi invito a guardare e ascoltare il video qui presente. Sperando di condividere con voi le sensazioni che saprà donarvi.



Buon Natale

domenica 17 novembre 2013

La discarica: la punta dell'iceberg di un problema più serio.

Giuseppe Ruffa
Il progetto che prevede una discarica di rifiuti pericolosi e non pericolosi a Sant’Onofrio, è un abominio politico, amministrativo e morale. Non perché il luogo designato sia il nostro paese, ma perché in oltre 20 anni di emergenza rifiuti, ancora, in Calabria, ci si ostina a nascondere l’immondizia sotto il tappeto, invece di risolvere realmente il problema.

venerdì 8 novembre 2013

martedì 1 ottobre 2013

Asilo Nido Comunale e TARES - L'amministrazione non è capace di gestire il comune

Giuseppe Ruffa

In pochi erano ormai rimasti a credere alle rassicurazioni dell’amministrazione guidata da Tito Rodà, in merito alle sorti dell’asilo nido comunale. Qualcuno ancora era fiducioso che entro settembre la situazione sarebbe stata chiarita. Invece il silenzio. Un muto atteggiamento dei componenti della giunta, che lascia i cittadini attoniti sulle sorti del paese.

Di fatto, questa compagine, non solo non è riuscita ad aprire le nuove strutture lasciate in eredità dalle vecchie amministrazioni, ma giornalmente distrugge i servizi che i cittadini santonofresi erano riusciti a conquistare con grande sacrificio.

Ecco cosa ne è stato dei proclami del sindaco che oltre tre mesi fa, accusava l’opposizione del PD di incompetenza garantendo che: “esternalizzare significa non svendere l’asilo ma salvare il nido comunale ottimizzando i costi e mantenendo la stessa qualità del servizio”. Ebbene, non ci è voluto molto affinché i cittadini comprendano da quale parte sta l’incompetenza.

Sull’argomento invitiamo ancora una volta il sindaco alla chiarezza.

Chiarezza che è mancata anche sulla nuova imposta TARES. Tassa che, nella attuale situazione di crisi, dovrebbe essere regolamentata in maniera precisa e puntuale, così che non si vadano ad impoverire ulteriormente le tasche delle famiglie santonofresi.

Invece accade che i cittadini sono stati lasciati completamente all’oscuro sull’entità di tale imposta, nonostante la scadenza del 30 settembre.

I punti critici dell’operato di questa amministrazione sulla gestione di questa imposta, sono tanti è tali che sarà preferibile procedere con ordine.

  • Bisogna precisare che i cittadini di Sant’Onofrio hanno appena finito di pagare la TARSU 2011.
  • Nella delibera di giunta n. 37 del 27/6/2013 l’amministrazione ritiene opportuno: “stabilire che, per il 2013, il versamento del tributo avvenga in due rate pari importo, calcolate nell’importo dell’80 % della TARSU 2012
  • Nella stessa delibera però viene deliberato che: “limitatamente all’anno di imposta 2013, il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) in tre rate, di cui le prime due di pari importo, calcolate nell’importo dell’80 % della TARSU 2012,con le seguenti scadenze: 1° rata 30 settembre 2013; 2° rata 30 novembre 2013”
clicca sull'immagine per ingrandire

Già basterebbero questi ultimi due passaggi per confondere anche chi, armato di buona volontà, cercasse di comprendere a quanto dovrebbe ammontare la rata da versare il 30 settembre. In primo luogo il volenteroso contribuente non avrebbe modo di conoscere l’entità stessa del tributo, visto che i ruoli della TARSU 2012 non sono stati ancora inviati ai cittadini. A questo si aggiunga che molte perplessità sorgerebbero nel tentativo di comprendere se la tassa dovrà essere pagata in due o tre rate.

Ma il lettore più incline a perdonare eventuali errori di battitura, arriverebbe alla conclusione che, visto che si parla in entrambi i casi di “pari importo”, è evidente che le prime due rate saranno entrambe pari al 40% della TARES 2012 e la terza sarà computata a conguaglio. Ma andiamo avanti.

  • Il 15/7/2013 con Prot. N. 3120 viene pubblicato un avviso ai cittadini che sentenzia: “1^ rata scadenza 30/09/2013 (acconto TARES 2013 calcolata sull’importo dell’80% della TARSU 2012) - 2^ rata scadenza 30/11/2013 (conguaglio a seguito di applicazione tariffe TARES 2013)”
  • Al 30 settembre 2013, nessun bollettino è arrivato ai cittadini che indicasse con chiarezza l’importo da pagare e le relative scadenze.
E’ evidente a questo punto, che ad avere le idee confuse non è il contribuente, ma quest’amministrazione, che non rendendo eseguibile la propria stessa deliberazione, porta le rate a due, che non sono né pari all’80% della TARES 2012, né di pari importo.

Con queste premesse, i santonofresi dovranno comunque in breve tempo pagare per la seconda volta nello stesso anno, la tassa sui rifiuti (TARSU 2011 e TARES 2013), impoverendo grandemente un tessuto sociale già sfaldato.

venerdì 2 agosto 2013

Il sindaco accusa il responsabile del servizio ed evita di rispondere.

Giuseppe Ruffa
I consiglieri di maggioranza sono visibilmente in difficoltà.
Che l’amministrazione Rodà fosse mediocre nel risolvere le problematiche amministrative di Sant’Onofrio e che nulla in questi due anni sia stato fatto per creare prospettive di rilancio per la comunità, è ormai evidente; fatti che il circolo del PD ha più volte evidenziato con fermezza e decisione.

venerdì 19 luglio 2013

Discorso ufficiale di Giuseppe Ruffa al dibattito in piazza di giorno 14 luglio 2013

Giuseppe Ruffa
Si ringrazia prima di tutto l’amministrazione che ci ha concesso la piazza, le forze dell'ordine e i gentili ospiti che con un così breve preavviso hanno accettato l’invito (è stato un incontro a tappe forzate visto che l’autorizzazione ci è stata concessa solo venerdì alle 15.)

Grazie a tutti i presenti in piazza per aver accolto questa iniziativa in maniera così calorosa



Il motivo dell’incontro di oggi non è quello di parlare del PD, ma di come il PD possa è debba aiutare i territori. Non esiste una provincia senza i territori che la compongono, e non esiste analogalmente una regione o uno Stato. Queste entità hanno lo scopo di servire i territori

Il nostro deve essere quindi un partito che aiuta a tutti i livelli i territori a risolvere le problematiche, ma in un momento di crisi come questo, deve suggerire anche dei percorsi virtuosi.



Gli ospiti che oggi sono presenti a quest'incontro sono, Michele Mirabello, coordinatore PD provinciale, Giovanni Puccio (Coordinatore regionale PD), l'On. Pietro Giamborino, Condigliere regionale e l'On. Bruno Censore, Deputato della Repubblica.

Ringrazio per la presenza in piazza inoltre Salvatore Di Sì, sindaco di Stafanaconi, Stefano Soriano, segretario del circolo di Vibo Valentia, Maria Condello, segretario del circolo di Filogaso, Enzo Insardà, Responsabile regionale PD, Luigi De Nardo, segretario generale CGIL di Vibo Valentia



Invito i presenti alla fine del mio intervento di prenotarsi. Invito anche alla sintesi negli interventi, avendo disponibilità della piazza solo fino alle 21.



Quelli che voglio dare sono semplicemente degli spunti di dibattito, che ritengo stiano un po’ a cuore di tutti i cittadini.

Sant’Onofrio sta vivendo un periodo in cui si è spezzato quel sano dibattito politico, ovvero sugli interessi del paese. Si cerca di convincere la gente che a Sant’Onofrio per risolvere dei problemi c’è solo una via.

Ma non è così



Qualche giorno fa il commissario provinciale Mario Ciclosi diceva che bisogna cominciare a risolvere i problemi facendo le scelte giuste e non quelle più facili. Non ho potuto fare a meno di pensare come esattamente l’opposto di questa direttiva viene applicata in questo paese.

Il comune ha bisogno di personale competente e specializzato, ma ci viene detto che la legge non consente di fare queste assunzioni, e dovremmo credere che invece permette di assumere (perché di questo si tratta) nuove maestre.

NON E’ COSI’

Il Comune ha bisogno di tecnici è nessuna legge dice che il comune deve farne a meno. Questa è faciloneria



Si tratta di scegliere la via più semplice, quando invece di trovare soluzioni serie, si preferisce nascondere la spazzatura in un centro di raccolta differenziata, senza dare nessun tipo di spiegazione procedurale al consigliere che ne fa richiesta

Non è ancora chiaro a nessuno perché il centro di aggregazione sia chiuso, dopo che l’inaugurazione è stata fatta alla presenza del ministro della giustizia. Ma a questa amministrazione non interessa dare risposte.

E’ stato fatto notare oltre 4 mesi fa che in molte zone del paese l’acqua non è potabile da oltre 4 anni, ma nessun tipo di interesse ha destato questa notizia all’amministrazione.



Ma si potrebbe andare nel piccolo e parlare delle panchine assenti al monumento della santa croce in piazza. Ma anche passare ad aspetti di forte impatto economico come il contributo per i centri storici che ha concesso la regione Calabria, che verrà speso per ampliare ancor di più, immotivatamente la sede municipale. Invece di recuperare realmente il centro storico in cui le strade sono mulattiere e le abitazioni cadenti.

Ed è su questo punto che mi allaccio al discorso dell’importanza che il territorio sia supportato dagli enti superiori.

Questo del municipio è la prova provata di come si voglia essere furbi a discapito dei cittadini. Con i soldi per recuperare il centro storico si amplierà il comune. Ma nel "decreto fare" di questo Governo c’è una apposita legge per il recupero e l’ampliamento delle sedi comunali. Al danno si aggiunge la beffa.



Per non parlare della perdita del finanziamento per i debiti delle P.A. che ha fatto mancare all’economia di Sant’Onofrio almeno 900.000 euro.



In mancanza di un'amministrazione capace, sarà il circolo PD di Sant'Onofrio a cercare di aiutare i cittadini, E su questo punto chiedo aiuto a tutti i presenti affinché apportino utile contributo affinché si possano aiutare fattivamente le famiglie e chi ha voglia di lavorare.



Il nostro partito è un partito che vuole governare, non siamo come il movimento 5 stelle che vuole fare solo opposizione. Troppo facile.

Noi oggi facciamo a Sant’Onofrio opposizione non per distruggere, non perché sia più facile farla, ma perché siamo convinti che delle soluzioni differenti, che abbiano uno sguardo al presente, ma con obbiettivi di lunga durata nel futuro, siano possibili.



Però, e qui mi rivolgo ai coordinatori, il PD calabrese deve pensare subito a come supportare le amministrazioni. Parlare di congressi è giusto, sono il primo a dire che bisogna dotarsi degli organi dirigenti, ma è altrettanto urgente organizzare dei tavoli di lavoro su base provinciale e regionale, affinché le risorse dei territori e le soluzioni trovate possano essere condivise.

Dobbiamo mettere a frutto le esperienze e le forze dei circoli affinché le esperienze siano condivise



Oggi parliamo di condivisione pensando a facebook, condividiamo gli eventi, condividiamo gli articoli di giornale, ma bisogna iniziare a pensare che network non significa solo questo.

Il network va creato.

L’istituzione urgentissima di tavoli di lavoro può essere fatta subito. Perché questa azione è utile al territorio, ma ricordiamoci che questi studi possono poi essere poi utilizzati a livello regionale e nazionale affinché laddove si riscontrano delle lacune si possa provvedere nelle opportune sedi a trovare delle soluzioni.



Grazie dell'attenzione.




venerdì 28 giugno 2013

La chiusura dell'Asilo Comunale diventa interesse privato

Giuseppe Ruffa
S.Onofrio. Il segretario del Pd estromesso dalla riunione.
Discussione sulla chiusura dell’asilo nido.


Quando non si è capaci di confrontarsi, ma solo di confondere le acque, la maggioranza decide di trincerarsi nelle stanze chiuse, invece di aprirsi al pubblico.





Così alla riunione che si è tenuta oggi per parlare della privatizzazione dell’asilo nido, il sindaco ha effettuato una selezione personale, tra chi poteva partecipare e chi non doveva. Sono state fatte accedere alla riunione sia una delegazione di genitori, sia la stampa locale; ma i rappresentanti dei partiti politici, in rappresentanza di alcuni cittadini, sono stati allontanati in malo modo. Così ancor prima di essere privatizzato, l’asilo nido diventa proprietà del dott. Rodà, il quale ha dimostrato una visione con i paraocchi, del presente e del futuro.



Il circolo del Pd ha sempre evidenziato le inefficienze amministrative, al fine di permettere che si potesse porre rimedio; nello specifico non intende ancora pronunciarsi, fintanto che non saranno chiare le modalità con cui si intenda agire. Questo era proprio il motivo che ci vedeva interessati all’incontro con l’amministrazione, ritenendo la questione di rilevante importanza pubblica.



Se, comunque, le notizie trapelate finora dovessero dimostrarsi fondate, appare chiaro che lo spostamento di personale dall’asilo al municipio, non alleggerirebbe la spesa comunale. Si tratterebbe, viceversa, del solito gioco della vecchia politica, che cerca di allargare la pianta organica comunale, stravolgendo le regole democratiche del vivere civile e tutte le leggi vigenti.



Signor sindaco non tema: il Pd, e in particolare il suo segretario, continuerà con le proprie azioni pubbliche di verifica, di controllo e di protesta, nel solo interesse collettivo e di ogni cittadino.



S.Onofrio ha una storia da tutelare: sociale e politica e la “caduta di stile” dell’attuale sindaco e dell’attuale amministrazione non potrà assolutamente far tornare indietro il paese.

La cacciata dalla sede municipale del segretario di un partito politico, deve certamente raggiungere le giuste sedi e la diffida pubblica del segretario locale del Pd vuole far conoscere ai santonofresi che il sindaco e la maggioranza, che indecentemente governano il nostro comune, hanno sicuramente tanto da nascondere, tanto da non riuscire a gestire neanche una semplice riunione, conducendo il tutto a mero scontro personalizzato e facendo credere che la “cosa pubblica” è “cosa privata”, da gestire nelle stanze chiuse del sindaco.

giovedì 27 giugno 2013

Tolto agli abitanti di Sant'Onofrio il diritto al decoro

Giuseppe Ruffa
Verde pubblico in abbandono.

Il PD si rende disponibile e il Sindaco nega l’aiuto.
In un momento di grave crisi quale quella che soprattutto il Sud Italia sta attraversando ha destato scalpore, fra i cittadini santonofresi e gli imprenditori che operano nel territorio, la mancata adesione del Comune al piano per l’accredito di liquidità per i debiti della pubblica amministrazione, con grave errore amministrativo e carenza di lungimiranza politica. L’unica speranza è che il Governo nazionale dia una ulteriore possibilità al nostro comune: amministratori, “repetita iuvant” (le cose ripetute aiutano).



Così, da ormai diversi mesi, il sindaco Rodà e la sua giunta si sono chiusi nel più assoluto silenzio, evitando di dare risposte a quei cittadini che a buon diritto le chiedono.



Dunque, ecco la verità: il sindaco non dà risposte perché è in perenne difficoltà e risposte non ne ha. Ed è solo la vanagloria di pochi consiglieri che tengono in piedi un’amministrazione pronta a deturpare quotidianamente il territorio.





Accade, infatti, che, constatate la grave disorganizzazione e le imperdonabili inosservanze, alcuni cittadini e alcune associazioni locali (e tra questi il circolo PD di S. Onofrio), nel rispetto del “Regolamento comunale per l’adozione di spazi verdi”, hanno deciso di chiedere la cura di piccole porzioni di verde pubblico, attualmente in stato di abbandono e degrado.



Peccato che anche in questa occasione l’amministrazione taccia e non sia seguita alcuna risposta, nonostante la richiesta del PD sia stata protocollata già nel mese di aprile.



Dopo mesi trascorsi inutilmente, ci dispiace sottolineare che la pulizia, in particolare, di alcune aree destinate a verde pubblico, punti di ritrovo di giovani e meno giovani, ad oggi risultano seriamente abbandonate, sporche e a rischio per la sicurezza dei nostri figli, che continuano a frequentarle; eppure la richiesta del PD risulta senza motivo apparente inevasa e volutamente dimenticata.







Questo è un altro segnale lampante del disinteresse e dell’incuria degli attuali amministratori nei confronti del paese e dei suoi cittadini. E’ chiaro che pur di evitare di sottolineare il proprio malgoverno, questi politicanti non danno la benché minima possibilità di prendersi cura del proprio paese a chi con determinazione cerca di farlo. Il gruppo di maggioranza sta dimostrando di voler governare il comune maldestramente e con metodi non democratici e lontani da ogni logica moderna.



La situazione odierna insegna che il sindaco e la sua giunta non vogliono in alcun modo avere a che fare con la politica territoriale, desiderano gestire la cosa pubblica come fosse un locale privato, non amano il confronto, forse perché non hanno nulla da dire: e pensare che il decoro e il valore paesaggistico è tutelato addirittura dall’art. 9 della Costituzione!



Il circolo del PD è costretto nuovamente a scrivere per denunciare l’ennesimo “silenzio” del sindaco, che neanche questa volta ha voluto, o saputo, dare una risposta di buon senso e di civiltà democratica nei confronti di chi vorrebbe contribuire fattivamente all’abbellimento del comune.

Ma c’è di più: la richiesta del PD di S. Onofrio non è l’unica a giacere in qualche cassetto del municipio; altri cittadini hanno proposto analoghe richieste, ormai da lungo tempo nessuna risposta.



Questo comportamento maldestro genera totale delusione: il rifiuto di soluzioni a costo zero per l’amministrazione, ma che darebbero grande sollievo al vivere civile del centro abitato. Ribadiamo infatti che questi luoghi rappresentano un reale pericolo per la salute e un violento esempio diseducativo per la cittadinanza e, soprattutto, per nostri giovani.



Giriamo alcune domande al sindaco e all’assessore di riferimento:



  • Come può un genitore permettere al figlio di girovagare per le vie del paese, se le anche le aree pubbliche (valido luogo di aggregazione) sono colme di rifiuti di ogni genere, abbandonate all’incuria e alla cattiva gestione?
  • Come si può insegnare ai ragazzi l’importanza di rispettare l’ambiente, se anche questi spazi sono privi degli indispensabili cestini portarifiuti e la noncuranza regna sovrana?
È evidente che questa è, comunque, solo la punta di un iceberg di incompetenza e arroganza.



Signor sindaco, è suo dovere dare risposte ai cittadini e a chiunque (per interesse collettivo) chieda fatti, documenti e atti utili alla verifica dell’attività amministrativa; non si nasconda ancora dietro il dito della maggioranza!
Signor sindaco, abbia il coraggio di ammettere le mancanze dell’amministrazione o, quantomeno, provare a giustificare questi incomprensibili comportamenti.






Chiediamo di ottenere subito l’autorizzazione ad adottare l’area a verde pubblico di cui alla datata richiesta formalmente protocollata e che giace ancora senza risposta. L’interesse del circolo PD è di risollevare il nostro paese, che avrebbe potuto essere di esempio per tutta la Provincia e che, invece, sta sprofondando nel degrado.

venerdì 31 maggio 2013

“Sant’Onofrio: figli di un Dio minore”

Giuseppe Ruffa
Il Governo
delibera e il Comune perde il finanziamento

L’Amministrazione
Comunale ha commesso un altro errore, un grave errore, per i tempi di crisi economica
e finanziaria in cui versa la nazione e, in particolare, la nostra Provincia.
Per far
fronte alle forti difficoltà, il Governo ha dovuto approvare il decreto legge
n. 35/2013, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti
della Pubblica Amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti
territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali.




Il Municipio di Sant'Onofrio senza tetto
Che la crisi sia un forte ostacolo affinché
le amministrazioni operino al meglio, è risaputo.

A S. Onofrio va aggiunta l’inefficienza di un’amministrazione invalida al 100%:
muta e sorda nei confronti dei cittadini, monca nell'agire e cieca nel prendere
atto del suo pieno fallimento.









Il PD non vuole presentare la solita retorica
dell’opposizione, ma parla di fatti concreti e di errori gravi: ferite che l’amministrazione
non vuole curare. Nonostante gli oltre 6.000.000 di euro di debiti del bilancio
2012, la maggioranza al Comune continua a far gravare sulle spalle dei
cittadini la propria incompetenza.


Infatti, il sindaco Rodà e la sua Giunta,
incuranti dei disagi che provocano ai cittadini, preferiscono accendere per il
2013 un prestito di 450.000 euro (come per il 2012) con le conseguenti critiche
esposte giustamente dal Revisore dei Conti e i pressanti richiami della Corte
dei Conti.



Questo comportamento è ingiustificabile, alla luce poi della mancata adesione al
decreto legge 35, che prevede l’accredito di liquidità per debiti della pubblica
amministrazione, che sarebbe stato una boccata d’ossigeno per le imprese e i
lavoratori.




S. Onofrio è divenuta ormai un’isola infelice;
mentre Stefanaconi, Filogaso e Maierato ricevono dalla Cassa Depositi e
Prestiti soldi freschi per importi di milioni di euro, S. Onofrio resta a bocca
asciutta.

Questo è inammissibile. Il dovere civico
degli amministratori avrebbe dovuto imporre l’adesione del Comune a questa
unica opportunità con l’obiettivo di dare respiro alla comunità, portando
beneficio non solo alle casse comunali, ma anche alla gente comune che avrebbe potuto
giovare di moneta circolante. Questi soldi sarebbero andati proprio alle
imprese o ai lavoratori che vantano crediti dal comune, che avrebbe potuto mettere
in circolo quella liquidità necessaria a rilanciare l’economia del territorio.




Evidenziamo
a questo punto, che se il motivo per cui qualche consigliere ha pensato di dare
forza alla maggioranza perché è necessario adoperarsi per risolvere i problemi
causati dalle “ristrettezze economiche in
cui è andato incontro il nostro comune per i grossi problemi di bilancio che
sono stati tramandati”
è arrivato il momento di tirarsi fuori, perché
proprio questa era l’occasione per dimostrare quel sicuro cambiamento
auspicato.




Non è
l’individualismo di singoli gruppi ad immobilizzare il nostro paese, ma è
l’inadeguatezza di un’amministrazione che dimostra giornalmente di condurre
questa comunità verso il baratro non solo finanziario, ma anche sociale.




Non bastano spiegazioni: la politica non vive
di scuse. S. Onofrio non doveva assolutamente perdere quest’occasione.




Questa farsa deve finire, l’amministrazione
deve andare a casa e lasciare il posto a chi vuole e sa amministrare.


Il circolo del PD di S. Onofrio denuncia questo
ennesimo danno subito dalla comunità e sollecita gli amministratori a ricorrere
al più presto ai ripari, se ne sono competenti e se ne hanno la voglia.






Il PD sarà sempre attento e continuerà a
controllare e verificare ogni atto e ogni azione amministrativa, con
un’opposizione ancora più serrata e determinata.

mercoledì 24 aprile 2013

A Sant’Onofrio le strade sono ormai delle mulattiere

Giuseppe Ruffa
E' incoraggiante constatare come, nelle immediatezze della nostra denuncia sui quotidiani circa le difficoltà che da oltre un anno stavano vivendo diverse famiglie di contrada Castelluccio, costrette a percorrere una strada pericolosamente accidentata, la carreggiata sia stata prontamente ripristinata.


Ma il caso Castelluccio è solo la punta di un iceberg di una viabilità il cui degrado è ormai intollerabile.
La rassegna fotografica presente in seguito, dimostra come la situazione non è confinata solo alle vie rurali, quali ad esempio in zona Cao, Via Santa Elia, Contrada Zipparello, Contrada Scarpaleggia e molte altre, ma è ormai giunta a livelli di abbandono e incuria tali che anche le zone di espansione urbana, come Contrada Ciccia, e addirittura le centralissime via Torino, Via Roma, Via Ipponio e Via Raffaele Teti (via in cui è ubicato il municipio) sono dei percorsi ad ostacoli, pericolosi anche per i pedoni, che rischiano rovinose cadute a causa di una pavimentazione dei marciapiedi insidiosa, in più punti rotta o assente.
In tutto questo l’amministrazione resta a guardare. Di quelle linee programmatiche esposte nel 2011, restano solo le parole. Nessun progetto è stato portato avanti per accedere ai fondi destinati alla viabilità rurale, non esiste nessun piano di manutenzione straordinaria o ordinaria della rete stradale comunale.
Attendiamo quindi delucidazioni, su come questa giunta rimodulata, abbia intenzione di affrontare responsabilmente questa criticità del territorio, consapevole del fatto che è necessario in alcuni casi procedere con estrema solerzia. Non ci si nasconda dietro il dito della mancanza di fondi, la salvaguardia dell’incolumità delle persone è prioritaria su tutto e lacune in questo senso rappresentano responsabilità dell’ente, con un danno erariale da cause civili che potrebbe gravare ancor più duramente sulle casse comunali.
S.Onofrio si merita ben altri amministratori, più attenti alle problematiche vere che investono ormai il paese. Il circolo del PD protesta con forza e a tutela dei cittadini denuncia, a tutti gli organi competenti, la cattiva utilizzazione dei fondi di bilancio e gli indirizzi di politica amministrativa.


Strada comunale che porta dalla Contrada Castelluccio al centro del paese (Mappa)
Lavori di manutenzione idrica,

malamente programmati




Alcune delle strade in condizioni di estremo degrado



Strada che porta da Via delle Rimembranze (altezza Santa Croce) a Contrada Castelluccio (Mappa)
Non solo strade dissestate,

ma anche punti della tradizione

santonofrese abbandonati.
Vere e proprie voragini
Sporcizia e cunette non curate



Via Badea (Mappa)
Non solo strade periferiche, ma anche le vie del centro

in condizioni di elevato degrado



Zona Cao e Contrada Santa Elia (Mappa)



Contrada Ciccia (Mappa)



Via Tomarchiello, Contrada Zipparello, Contrada Scarpaleggia (Mappa)





Via Morsillara, Via Torino, Via Trecroci, Via Ipponion (Mappa)

mercoledì 27 marzo 2013

La pretesa della doppia personalità

Giuseppe Ruffa
Ho sempre scelto di ragionare con la mia testa, di cercare di le fonti, laddove l'informazione mi interessa, e di farmi una mia idea su quello che è il mondo che ci circonda e le situazioni che la vita ci pone innanzi.
Questa mia modalità di guardare il prossimo, mi pone sempre critico nei confronti della notiziona sparata a tutta pagina, e ancor di più la mia vena polemica si fa più accesa quando i fatti riguardano la morale.

domenica 10 marzo 2013

Centro di Aggregazione Sociale: beffa di sviluppo e legalità

Giuseppe Ruffa


In un territorio afflitto dall’impoverimento culturale, con molti giovani costretti ad emigrare, l’amministrazione Rodà non riesce a mettere in funzione neanche un centro di aggregazione sociale costruito dalla passata Amministrazione, e inaugurato.



Calpestare i sogni dei giovani e umiliare la speranza di una qualità della vita normale, pare sia lo sport preferito dell’amministrazione Rodà, che, come una palla al piede, ha immobilizzato S.Onofrio. L’inerzia è tanto soffocante che anche le strutture già pronte all’uso vengono negate e chiuse al pubblico invece di divenire spazi per i tanti giovani e le numerose associazioni, ormai abbandonate a se stesse.

Stiamo parlando del Centro di Aggregazione Sociale, inaugurato il 15 maggio 2010 dai commissari, alla presenza dell’allora sottosegretario all'Interno Nitto Palma, insieme ai molti rappresentanti istituzionali: Procuratore, Presidente della Provincia, Forze dell'ordine, Senatori, Consiglieri regionali e provinciali, rappresentanti delle Scuole, ecc.

Il centro di aggregazione è stato realizzato nel contesto del piano Sviluppo e Legalità Vibonese, con l’obiettivo primario di dare alla comunità di S.Onofrio un nuovo percorso di legalità, capace di arginare la violenza criminale e garantire gli spazi della civile convivenza.

Ma da allora, purtroppo, nonostante sia stato approvato e pubblicato il Regolamento per la concessione degli spazi, il Centro rimane chiuso, inutilizzato e abbandonato, e le associazione sono costrette ad usare altri luoghi, sostenendo delle spese per gli affitti, che in questo periodo di crisi risulta troppo gravoso per la loro vita.



È davvero intollerabile, che questa comunità si veda quotidianamente burlare da una amministrazione capace solo di litigare e ricoprirsi di vanagloria; si dimostra, invece, incapace di progettare e costruire nuove opere, e addirittura incapace di custodire le opere pubbliche avute in eredità. Il Centro di via Raffaele Teti è stato inaugurato e poi usato per Consigli comunali, per manifestazioni pubbliche, quali mostre o conferenze; oggi è rappresenta uno scheletro triste e vuoto, testimone silenzioso dell’incuria amministrativa che sta toccando il fondo. Dulcis in fundo, che fine ha fatto il bando che avrebbe dovuto consegnare i locali del Centro alle associazioni?



È bene ricordare che il Centro, sorto dove un tempo era la direzione didattica, è costato 700mila euro. Ha al suo interno un auditorium, una biblioteca, una sala informatica e molti spazi che sarebbero dovuti essere concessi alle associazioni. Un vero spreco di risorse, una vera possibilità mancata.

Per questo, e per tanto altro, chiediamo (ancora una volta) le dimissioni a questa amministrazione, che evidentemente non riesce a fare sue le parole che Nitto Palma disse durante l’inaugurazione, e che oggi riecheggiano nella quiete dell’audutorium: “Un momento importante che dimostra che lo Stato c'è e fa sul serio in un territorio ad alto rischio mafioso”.

Ed è con in mente queste parole che chiediamo a tutte le istituzioni competenti affinché questa inefficienza mostruosa non ricada tutta sui cittadini: il Centro di Aggregazione è una grande risorsa per il nostro paese e come tale dovrà essere sfruttata.



Il circolo del PD di S.Onofrio si fa carico pubblicamente di un impegno: promette che spingerà in maniera determinante e con tutti i mezzi necessari, affinché si possa utilizzare nuovamente i locali del Centro di via Teti (costato tanto impegno e sacrificio) e far riprendere possesso ai cittadini di quei luoghi entro la prossima estate.

martedì 26 febbraio 2013

Coraggio e barra dritta

Giuseppe Ruffa
Se c'è una cosa che queste competizioni elettorali mi hanno insegnato è che il dialogo e l'avere un progettetto ben strutturato non paga se non è accompagnato da coraggio e la forza dirompente delle properie idee.

domenica 27 gennaio 2013

Spazzatura e il gioco delle tre carte

Giuseppe Ruffa

Da comune capoofila nel 2007, per la provincia di Vibo Valentia, nel progettare e mettere in pratica il metodo della raccolta differenziata, ad ultimo della classe. Infatti a Sant'Onofrio, sembra che i cittadini debbano venire illusi o presi in giro da un'amministrazione, che evidentemente non riesce a gestire in maniera efficiente la raccolta di spazzatura indifferenziata e differenziata, non comunicando, su richiesta, i dati effettivi in merito alla metodologia di raccolta e smaltimento.



zona cao (7 dicembre 2012)
Nei fatti accade che già nel novembre 2012 rileviamo cumuli di spazzatura nella zona Cao del paese, la spazzatura, proveniente con tutta evidenza dalla raccolta cimiteriale, risulta essere ammassata in più cumuli. Osservando i luoghi si nota inoltre che sono presenti molti residui di roghi, probabilmente usati per incenerire precedenti pile.

Nell'immediatezza della scoperta viene richiesto formalmente al signor sindaco di dare spiegazioni in merito all'episodio, rilevato che l'incenerimento non controllato di materiale prevalentemente plastico genera diossina, sostanza altamente cancerogena e quindi molto pericolosa. La vicinanza della zona al centro abitato da un lato e a molte campagne dall'altro provocherebbe quindi un inquinamento diretto o indiretto, di questa sostanza, sull'uomo.

Dopo la nostra denuncia il sito viene ripulito. La risposta del sindaco è generica e afferma che "il momentaneo deposito di materiale non ha comportato alcun rischio igenico-sanitario e ambientale e che le modalità di trasporto del medesimo è avvenuto seguendo i criteri di legge". Una risposta elusiva e senza alcun valore informativo. Vorremmo invece essere informati non sulle opinioni personali circa il rischio igenico-sanitario, riferito peraltro al deposito e non ai roghi, ma con pareri tecnici e sulle modalità con cui sono stati autorizzati: trasporto, deposito e incenerimento di spazzatura inquinante in pieno centro abitato.



Ma pare che quello della spazzatura sia una problematica che va ben oltre il piccolo confine della raccolta cimiteriale, infatti come detto precedentemente anche quella della raccolta differenziata è una farsa.

Solo nelle ultime due settimane abbiamo voluto verificare con i nostri occhi, tutti i giorni la condizione di alcuni luoghi.



deposito temporaneo
Il primo preso in esame è stato il deposito temporaneo per la differenziata in località cao, il quale dovrebbe essere dotato di cassoni per la raccolta delle buste, ma evidentemente questo particolare non viene tenuto nel dovuto conto. Di fatto la spazzatura è genericamente accumulata nell'area adibita, ma non sono pochi i rifiuti addossati esternamente alla recinzione, proprio sul margine della strada.

Questo luogo, tra l'altro, non dovrebbe teoricamente più essere utilizzato, essendo di fatto reso obsoleto da una struttura costata 100.000 €.







 


Stiamo parlando del "Centro di Raccolta a supporto della differenziata R.S.U."



Centro di Raccolta a supporto della differenziata
Con i lavori ultimati il 22 giugno 2011, ad oltre un anno e mezzo di distanza, viene ancora utilizzato per il deposito temporaneo della differenziata l'area certamente non adeguatamente attrezzata del cao.

Nel domandarsi le motivazioni di un così lungo ritardo nell'uso effettivo della struttura, decidiamo di verificare in che condizioni si trovi. Scopriamo che in effetti essa viene utilizzata abusivamente come deposito della spazzatura "non differenziata", anche in questo caso al di fuori dei cassoni, che con meraviglia invece restano vuoti. Tante sono le segnalazioni dei cittadini che lamentano cattivi odori e rischi ambientali.







A questo punto non ci bastano le rassicurazioni generiche del sindaco, al quale chiediamo gli atti con cui questi episodi si sono potuti verificare. Episodi che minano, la già labile anima della raccolta differenziata.

I cittadini compiono sforzi per organizzarsi in funzione di questo modo civile di raccogliere i rifiuti, ma ancora oggi il processo iniziato nel 2007 di rendere il nostro paese pulito, rispettoso dell'ambiente e con una incidenza della TARSU minore sulle tasche dei cittadini non solo non è stato migliorato, ma probabilmente l'attuale amministrazione non ne ha capito il senso.