giovedì 9 febbraio 2017

Comunicazione nel Consiglio Comunale del 9 febbraio 2017

Consiglio Comunale del 9 febbraio 2017

Ordine del giorno: Comunicazioni del Presidente del Consiglio circa il funzionamento del Consiglio Comunale

Intervento del Presidente del Consiglio di Sant'Onofrio

“La preparazione e la gestione delle sedute di Consiglio Comunale non garantiscono compiutamente i diritti della minoranza”. Questa frase è presente in numerosi articoli pubblicati sui quotidiani il 3 gennaio 2017. La segnalazione, da quanto si evince, viene avanzata ai giornali, da un gruppo di opposizione del Consiglio Comunale di Sant'Onofrio.
Negli articoli viene anche riportata virgolettata la denuncia dello stesso gruppo, che ravvisa nella gestione del Consiglio Comunale “scarsa agibilità democratica”.

In questo contesto appare evidente che la presidenza del consiglio non possa recedere alla necessità di fare chiarezza, nel merito di illazioni pregiudizievoli del principale ruolo istituzionale e amministrativo che il Consiglio Comunale riveste. Tutto ciò a tutela dei singoli componenti del Consiglio Comunale e dei dipendenti comunali che a vari livelli si occupano di preparare gli atti di Consiglio.

È primariamente necessario sottolineare come le analisi che mi appresto a fare sono esclusivamente basate su quanto è stato possibile estrapolare dai quotidiani. Infatti, nonostante l’importanza delle considerazioni mosse nei confronti della presidenza e della segreteria di presidenza del consiglio, queste non sono giunte in forma originale né in maniera ufficiale né ufficiosa.
Già questo comportamento mi ha suggerito, e ritengo debba essere segnale importante anche per i cittadini, quanta poca fondatezza ci sia stata nelle dichiarazioni rese esclusivamente a mezzo stampa.

Ritengo il Consiglio Comunale luogo centrale del dibattito democratico e politico e non periferia di chi ritiene il mezzo del comunicato stampa quale amplificatore di affermazioni non veritiere e spesso contraddittorie.

Entro quindi nel merito.
Il Consiglio Comunale e i cittadini sono a conoscenza che i primi mesi di mandato, corrispondenti alla seconda metà del 2016 sono stati caratterizzati principalmente da ordini del giorno non procrastinabili, tuttavia la Conferenza dei Capigruppo, contrariamente a quanto viene riportato dai giornali è stata sempre convocata dando amplia possibilità ai capigruppo di consultare la documentazione, nonché informarsi adeguatamente sugli argomenti all'ordine del giorno.
Prassi che è stata seguita anche in occasione del Consiglio Comunale del 29 dicembre 2016.
Il Consiglio Comunale con procedura d’urgenza è previsto dallo Statuto Comunale e dal Regolamento di Consiglio Comunale, quindi non può in alcun modo considerarsi lesa la democrazia. A questo si aggiunga che nell'occasione specifica la conferenza è stata correttamente convocata. Infatti non è comprensibile come possa essere affermato che la conferenza non sia stata convocata e poche righe dopo evidenziare che la stessa è stata convocata dal Consigliere Mattioli su delega del Presidente. Basterebbe leggere i regolamenti per comprendere che nel caso di impossibilità del Presidente, la Conferenza dei Capigruppo può essere convocata dal consigliere anziano, ovvero colui che nell'ultima tornata elettorale ha ricevuto più preferenze. Nel caso in specie questa figura si concretizza proprio col Consigliere Mattioli, visto che gli altri due componenti la Conferenza dei Capigruppo hanno ricevuto zero preferenze per ciascuno.

È invece da notare come, nonostante la convocazione della Conferenza per il mattino del 28 dicembre, questa sia andata deserta proprio dall'opposizione, nonostante l’attesa di diverse ore del Consigliere Mattioli.
I documenti erano disponibili e l’opposizione non ha voluto visionarli. 

Uno degli articoli.
Gazzetta del Sud del 3 gennaio 2017
Ritengo che nell'occasione siano state rispettate tutte le regole democratiche.
Ne l’opposizione può ritenere che rispettare gli orari di convocazione del Consiglio Comunale e rispettare l’istituzione del Consiglio stesso chiudendo i lavori dopo la votazione dell’ultimo punto all'ordine del giorno possano essere prassi che minano la democrazia. La democrazia è fatta di regole, che nel nostro caso sono puntualmente definite dallo Statuto del Comune di Sant'Onofrio e dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Pochi ulteriori momenti per consentirmi di chiarire un ulteriore punto. Il riferimento è la mancata elezione del vicepresidente del consiglio contrapposta, secondo i giornali, all'istituzione della “Commissione di Studio per i Regolamenti”.

Questa maggioranza sin da subito ha dato disponibilità a concedere la vicepresidenza del Consiglio alle opposizioni. Tuttavia dalle opposizioni non è mai giunto alcun tipo di segnale nella direzione di un accordo fra i due gruppi, né istanze in tale senso sono mai giunte in Conferenza dei Capigruppo. Senza questi presupposti non si può certo chiedere alla maggioranza di essere stampella delle opposizioni.

Articolo su Zoom24
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Ritenere poi la “Commissione di Studio per i Regolamenti” di dubbia utilità appare davvero paradossale. Questa commissione ha elaborato fino ad oggi numerosi regolamenti, che spaziano molti campi. Solo nell'odierno consiglio vi sono all'ordine del giorno 2 regolamenti provenienti proprio dalla commissione. Altri regolamenti utili per la vita amministrativa sono stati redatti dalla commissione e approvati nei consigli comunali precedenti. Inoltre, come sa bene l’opposizione, visto che ne fa parte, molti altri regolamenti sono in fase di studio e verranno approvati nelle prossime sedute.
Davvero non si comprende come un organo che ha dimostrato con i fatti la propria efficacia possa essere considerato di “dubbia utilità”.

Concludo con un invito a tutti i Consiglieri. È quello di portare la discussione all'interno del Consiglio. Sicuramente è necessario che i contenuti debbano essere resi noti attraverso la moltitudine di media che oggi si hanno a disposizione, ma il luogo in cui il dibattito può essere affrontato democraticamente non può che essere la sala del Consiglio Comunale.

Grazie.

Giuseppe Ruffa