mercoledì 27 marzo 2013

La pretesa della doppia personalità

Giuseppe Ruffa
Ho sempre scelto di ragionare con la mia testa, di cercare di le fonti, laddove l'informazione mi interessa, e di farmi una mia idea su quello che è il mondo che ci circonda e le situazioni che la vita ci pone innanzi.
Questa mia modalità di guardare il prossimo, mi pone sempre critico nei confronti della notiziona sparata a tutta pagina, e ancor di più la mia vena polemica si fa più accesa quando i fatti riguardano la morale.

domenica 10 marzo 2013

Centro di Aggregazione Sociale: beffa di sviluppo e legalità

Giuseppe Ruffa


In un territorio afflitto dall’impoverimento culturale, con molti giovani costretti ad emigrare, l’amministrazione Rodà non riesce a mettere in funzione neanche un centro di aggregazione sociale costruito dalla passata Amministrazione, e inaugurato.



Calpestare i sogni dei giovani e umiliare la speranza di una qualità della vita normale, pare sia lo sport preferito dell’amministrazione Rodà, che, come una palla al piede, ha immobilizzato S.Onofrio. L’inerzia è tanto soffocante che anche le strutture già pronte all’uso vengono negate e chiuse al pubblico invece di divenire spazi per i tanti giovani e le numerose associazioni, ormai abbandonate a se stesse.

Stiamo parlando del Centro di Aggregazione Sociale, inaugurato il 15 maggio 2010 dai commissari, alla presenza dell’allora sottosegretario all'Interno Nitto Palma, insieme ai molti rappresentanti istituzionali: Procuratore, Presidente della Provincia, Forze dell'ordine, Senatori, Consiglieri regionali e provinciali, rappresentanti delle Scuole, ecc.

Il centro di aggregazione è stato realizzato nel contesto del piano Sviluppo e Legalità Vibonese, con l’obiettivo primario di dare alla comunità di S.Onofrio un nuovo percorso di legalità, capace di arginare la violenza criminale e garantire gli spazi della civile convivenza.

Ma da allora, purtroppo, nonostante sia stato approvato e pubblicato il Regolamento per la concessione degli spazi, il Centro rimane chiuso, inutilizzato e abbandonato, e le associazione sono costrette ad usare altri luoghi, sostenendo delle spese per gli affitti, che in questo periodo di crisi risulta troppo gravoso per la loro vita.



È davvero intollerabile, che questa comunità si veda quotidianamente burlare da una amministrazione capace solo di litigare e ricoprirsi di vanagloria; si dimostra, invece, incapace di progettare e costruire nuove opere, e addirittura incapace di custodire le opere pubbliche avute in eredità. Il Centro di via Raffaele Teti è stato inaugurato e poi usato per Consigli comunali, per manifestazioni pubbliche, quali mostre o conferenze; oggi è rappresenta uno scheletro triste e vuoto, testimone silenzioso dell’incuria amministrativa che sta toccando il fondo. Dulcis in fundo, che fine ha fatto il bando che avrebbe dovuto consegnare i locali del Centro alle associazioni?



È bene ricordare che il Centro, sorto dove un tempo era la direzione didattica, è costato 700mila euro. Ha al suo interno un auditorium, una biblioteca, una sala informatica e molti spazi che sarebbero dovuti essere concessi alle associazioni. Un vero spreco di risorse, una vera possibilità mancata.

Per questo, e per tanto altro, chiediamo (ancora una volta) le dimissioni a questa amministrazione, che evidentemente non riesce a fare sue le parole che Nitto Palma disse durante l’inaugurazione, e che oggi riecheggiano nella quiete dell’audutorium: “Un momento importante che dimostra che lo Stato c'è e fa sul serio in un territorio ad alto rischio mafioso”.

Ed è con in mente queste parole che chiediamo a tutte le istituzioni competenti affinché questa inefficienza mostruosa non ricada tutta sui cittadini: il Centro di Aggregazione è una grande risorsa per il nostro paese e come tale dovrà essere sfruttata.



Il circolo del PD di S.Onofrio si fa carico pubblicamente di un impegno: promette che spingerà in maniera determinante e con tutti i mezzi necessari, affinché si possa utilizzare nuovamente i locali del Centro di via Teti (costato tanto impegno e sacrificio) e far riprendere possesso ai cittadini di quei luoghi entro la prossima estate.