giovedì 1 settembre 2016

Ricetta Spaghetti amatriciana alla santonofrese.

Giuseppe Ruffa
Oggi mi sono dilettato a preparare gli spaghetti amatriciana, in una versione leggermente diversa da quella che vuole la tradizione.

La variazione è il risultato dell'idea, che alcune ricette sono talmente corrispondenti al territorio da cui hanno origine, che sarebbe presuntuoso da parte mia voler riproporre la ricetta originale.

Per prima cosa tagliamo a listarelle non troppo spesse il guanciale e lo facciamo rosolare in padella.




La prima variazione alla ricetta originale consiste nella sostituzione del vino bianco, con della birra.

Quindi quando il grasso del guanciale avrà raggiunto una colorazione quasi trasparente, si continuerà la cottura sfumando con della birra.




Mentre il guanciale continua a rosolare in padella, possiamo iniziare a grattugiare il formaggio pecorino romano a scaglie piuttosto grosse.




È arrivato il momento di aggiungere i pelati.




Ecco la seconda variazione.
Nella ricetta originale viene utilizzato del peperoncino, noi calabresi usiamo la nostra 'nduja di Spilinga.
Aggiungiamola al sugo

Mi raccomando, non esagerate, rischiereste di coprire gli altri sapori.




Mentre il sugo raggiunge la consistenza desiderata, mettiamo gli spaghetti nell'acqua già salata e bollente.





Ci siamo quasi. I profumi già ci fanno venire l'acquolina in bocca



Togliere e scolare gli spaghetti abbastanza al dente, metterli nella padella e ultimare la cottura amalgamando.




Aggiungiamo il pecorino romano.

Non ci resta che portare in tavola e gustare questo ottimo piatto.


Buon appetito