DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011 , n. 201
Fra le tante chicche di questo decreto c'è il seguente articolo:
(Misure per la riduzione del debito pubblico) Art. 26
Prescrizione anticipata delle lire in circolazione
1. In deroga alle disposizioni [...], le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata [...]
Non capisco come Monti non abbia pensato a prendere esempio da questo articolo per ridurre il debito come si deve.
Bastava dire che:
in deroga alle disposizioni e leggi [quelle che sono] tutti i debiti contratti dallo Stato Italiano si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata [...]
Si da il caso infatti che la moneta sia un titolo di credito (così come un titolo di stato o una cambiale per intenderci) e che la lira secondo una legge dello stato sarebbe potuta essere cambiata ancora per pochi anni; così facendo si dice in pratica che un titolo di credito acquisito secondo determinate leggi (come direbbe Monti secondo un particolare contratto con lo Stato) non verrà liquidato... così è facile evitare il fallimento, pensate ad una azienda che decide improvvisamente che non paga le cambiali sottoscritte!!!!
Sicuramente il danno è minimo, ma questo permette di comprendere come alcune leggi possono essere derogate e alcuni patti sociali infranti, ma altre come quelle che regolano gli stipendi dei parlamentari o i capitali scudati pare siano scritte nella roccia.
