In pochi erano ormai rimasti a credere alle rassicurazioni dell’amministrazione guidata da Tito Rodà, in merito alle sorti dell’asilo nido comunale. Qualcuno ancora era fiducioso che entro settembre la situazione sarebbe stata chiarita. Invece il silenzio. Un muto atteggiamento dei componenti della giunta, che lascia i cittadini attoniti sulle sorti del paese.
Di fatto, questa compagine, non solo non è riuscita ad aprire le nuove strutture lasciate in eredità dalle vecchie amministrazioni, ma giornalmente distrugge i servizi che i cittadini santonofresi erano riusciti a conquistare con grande sacrificio.
Ecco cosa ne è stato dei proclami del sindaco che oltre tre mesi fa, accusava l’opposizione del PD di incompetenza garantendo che: “esternalizzare significa non svendere l’asilo ma salvare il nido comunale ottimizzando i costi e mantenendo la stessa qualità del servizio”. Ebbene, non ci è voluto molto affinché i cittadini comprendano da quale parte sta l’incompetenza.
Sull’argomento invitiamo ancora una volta il sindaco alla chiarezza.
Chiarezza che è mancata anche sulla nuova imposta TARES. Tassa che, nella attuale situazione di crisi, dovrebbe essere regolamentata in maniera precisa e puntuale, così che non si vadano ad impoverire ulteriormente le tasche delle famiglie santonofresi.
Invece accade che i cittadini sono stati lasciati completamente all’oscuro sull’entità di tale imposta, nonostante la scadenza del 30 settembre.
I punti critici dell’operato di questa amministrazione sulla gestione di questa imposta, sono tanti è tali che sarà preferibile procedere con ordine.
- Bisogna precisare che i cittadini di Sant’Onofrio hanno appena finito di pagare la TARSU 2011.
- Nella delibera di giunta n. 37 del 27/6/2013 l’amministrazione ritiene opportuno: “stabilire che, per il 2013, il versamento del tributo avvenga in due rate pari importo, calcolate nell’importo dell’80 % della TARSU 2012”
- Nella stessa delibera però viene deliberato che: “limitatamente all’anno di imposta 2013, il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) in tre rate, di cui le prime due di pari importo, calcolate nell’importo dell’80 % della TARSU 2012,con le seguenti scadenze: 1° rata 30 settembre 2013; 2° rata 30 novembre 2013”
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Già basterebbero questi ultimi due passaggi per confondere anche chi, armato di buona volontà, cercasse di comprendere a quanto dovrebbe ammontare la rata da versare il 30 settembre. In primo luogo il volenteroso contribuente non avrebbe modo di conoscere l’entità stessa del tributo, visto che i ruoli della TARSU 2012 non sono stati ancora inviati ai cittadini. A questo si aggiunga che molte perplessità sorgerebbero nel tentativo di comprendere se la tassa dovrà essere pagata in due o tre rate.
Ma il lettore più incline a perdonare eventuali errori di battitura, arriverebbe alla conclusione che, visto che si parla in entrambi i casi di “pari importo”, è evidente che le prime due rate saranno entrambe pari al 40% della TARES 2012 e la terza sarà computata a conguaglio. Ma andiamo avanti.
- Il 15/7/2013 con Prot. N. 3120 viene pubblicato un avviso ai cittadini che sentenzia: “1^ rata scadenza 30/09/2013 (acconto TARES 2013 calcolata sull’importo dell’80% della TARSU 2012) - 2^ rata scadenza 30/11/2013 (conguaglio a seguito di applicazione tariffe TARES 2013)”
- Al 30 settembre 2013, nessun bollettino è arrivato ai cittadini che indicasse con chiarezza l’importo da pagare e le relative scadenze.
Con queste premesse, i santonofresi dovranno comunque in breve tempo pagare per la seconda volta nello stesso anno, la tassa sui rifiuti (TARSU 2011 e TARES 2013), impoverendo grandemente un tessuto sociale già sfaldato.